La scena rappresentata in questo affresco staccato è indubbiamente legata all’artista, come testimonia la presenza degli stemmi retti dai putti che alludono al matrimonio tra il Mazzucchelli e Anna Castiglioni, celebrato nel 1599. Come per gli altri affreschi del Morazzone presenti nelle chiese e nelle cappelle tra la Lombardia e il Piemonte, è qui evidente un’approfondita ricerca spaziale, con effetti da messinscena teatrale e illusione architettonica. In primissimo piano, l’incombente figura di Vulcano si rivolge verso gli spettatori, mentre alle sue spalle si stanno forgiando le armi di Amore.