Questo è il secondo quadro commemorativo di soggetto allegorico realizzato dalla Quadreria Ospedaliera in onore di Filippo Sciomachen (1849-1931), gioielliere, come il padre, di cui prosegue l'attività nell'avviato negozio di oreficeria, che nomina nel suo testamento erede la figlia Rosa, ma con un legato di 200.000 lire per l'Ospedale Maggiore e altri quattro lasciti di 20.000 per quattro diverse Istituzioni assistenziali milanesi. Poiché aveva espressamente rinunciato al ritratto commemorativo, la Commissione artistica opta per un quadro di soggetto allegorico, che affida all'architetto Enzo Zanoni, figlio di Enrico, uno degli esecutori testamentari del benefattore. Incarica però poi Aldo Carpi di un secondo quadro allegorico celebrativo. L'artista raffigura una scena di vita ospedaliera: un medico sta visitando un paziente, assistito da collaboratori, un suora e un’infermiera. Nella parte superiore è rappresentata la scena dell’Annunciazione, a cui l’ospedale è dedicato, con il motto “Ave Gratia Plena”. Il medico che visita ha il volto di Umberto, fratello del pittore. Carpi, tra il 1911 e 1959 esegue altri sette ritratti per le Collezioni ospedaliere.