Da Avani Society
Avani Society, Story di Camille Parker
View of Bora Village (November 2017)Avani Society
Jamuna Devi vive a Chachret, un remoto villaggio nella regione centrale dell'Himalaya indiana, con il marito e tre figli. Ogni giorno percorre più di sei chilometri per raccogliere legna da ardere e poter provvedere ai pasti della sua famiglia.
Ogni anno, Jamuna Devi è costretta ad andare sempre più lontano, in quanto le foreste intorno a lei si rimpiccioliscono a vista d'occhio. Le risorse di base di cui la famiglia di Jamuna ha bisogno, dall'accesso all'acqua pulita ai foraggi per il bestiame, sono sempre più scarse. Questo, insieme alla mancanza di una fonte di reddito permanente, ha messo a rischio la sopravvivenza stessa della famiglia.
Kumaon Pine Forest (November 2017)Avani Society
Nella regione centrale himalayana dell'India, conosciuta anche come Kumaon, storie come quella di Jamuna Devi sono all'ordine del giorno.
Nonostante l'immensa bellezza naturale che li circonda, le famiglie di Kumaon hanno lottato contro il degrado ambientale che minaccia i loro mezzi di sostentamento, la loro cultura e il loro modo di vivere tradizionale. Forse da nessun'altra parte la difficoltà è reale tanto quanto nella foresta.
In tutta la regione di Kumaon, le foreste di querce autoctone sono fondamentali per la vita delle comunità locali. Da sempre le donne si arrampicano sulle querce per raccogliere legna da ardere.
Usano questa legna da ardere per cucinare e riscaldare la casa, un metodo che molte comunità locali continuano a preferire rispetto al gas.
Le foreste sono anche un'importante fonte di foraggio per il bestiame.
Himalayan Landscape (September 2017)Avani Society
Molti anni fa, le foreste di Kumaon erano piene di querce. Oltre a fornire un ampio habitat naturale per una vasta gamma di animali, tra cui leopardi e scimmie, queste foreste hanno anche fornito preziose risorse naturali per le comunità locali, tra cui legna da ardere e foraggi. Eppure nel tempo, questi alberi di quercia hanno cominciato a essere gradualmente sostituiti dall'invasivo Pinus roxburghii o pino dell'Himalaya, per l'appunto. Oggi, i pini dell'Himalaya rappresentano circa il 16% delle foreste di Uttarakhand.
Local Men Putting Out a Forest FIre (October 2012)Avani Society
Sebbene i pini siano indiscutibilmente belli, hanno un lato negativo: favoriscono la diffusione degli incendi boschivi. I pini hanno ormai ricoperto le colline di Kumaon e gli incendi boschivi sono diventati un evento regolare e distruttivo. Anche se i pini sono resistenti al fuoco, i loro aghi, che ricoprono il terreno della foresta formando uno spesso tappeto, sono altamente infiammabili.
Forest Fire in Kumaon (May 2014)Avani Society
Il risultato è un ambiente sempre più mono-culturale, desertico, in cui le specie native di quercia sono quasi del tutto assenti da alcune colline. Poiché l'ecosistema del pino dell'Himalaya ha una limitata capacità di trattenere l'acqua, la loro crescita ha provocato l'inaridimento di sorgenti e fiumi, mentre la mancanza di copertura ha lasciato i pendii delle montagne esposti all'erosione della pioggia e del vento.
Bora Woman with Goats (November 2017)Avani Society
Questi cambiamenti ambientali hanno esercitato un'immensa pressione su famiglie come quella di Jamuna: l'acqua è diventata più scarsa, la terra meno fertile e le donne hanno dovuto camminare per distanze sempre più lunghe per raccogliere la legna da ardere. Questi fattori, insieme alla generale mancanza di attività economica non agraria nella regione, hanno portato a livelli elevati di emigrazione, in particolare tra gli uomini.
Abandoned Lands and Lack of Cultivation (2006-04-21)Avani Society
Women Carrying Pine Needles in Forest (May 2013)Avani Society
Chiaramente, andava fatto qualcosa. Nel 2005, Rajnish Jain, direttore del progetto e co-fondatore di Avani, ha iniziato a sperimentare con gli aghi di pino per vedere se il loro potere distruttivo potesse essere sfruttato come biomassa per generare elettricità. Dopo alcuni tentativi ed errori, Rajnish ha stabilito un metodo che converte gli aghi di pino in energia elettrica affidabile.
Women Carrying Pine Needles (May 2013)Avani Society
Gli abitanti dei villaggi locali, tra cui Jamuna Devi e la sua famiglia, lavorano alla raccolta degli aghi e al loro trasporto alla centrale. Vengono pagati con 1000 rupie per ogni tonnellata di aghi che raccolgono. La raccolta di aghi aiuta a ridurre al minimo il rischio di incendi boschivi nell'area e porta una fonte aggiuntiva di reddito alle comunità rurali.
Man Feeding Pine Needles into Plant (October 2017)Avani Society
Una volta raccolti, gli aghi vengono sminuzzati in piccoli pezzi e immessi nella centrale elettrica, dove vengono bruciati con una riserva di ossigeno limitata. Questa combustione produce una miscela di monossido di carbonio, idrogeno e metano, che viene poi pulita, raffreddata e immessa in un generatore per produrre elettricità.
Oltre a creare elettricità, il 10% degli aghi di pino viene trasformato in carbone vegetale, che può essere utilizzato al posto della legna e del cherosene come combustibile pulito per cucinare.
Avani's Pine Needle Gasification Unit (January 2018)Avani Society
Finora, Avani ha iniziato con poco. Con il generatore nel campo principale, produce 9 kW di energia. Da allora, Avani si è allargata creando altre due centrali nei villaggi vicini.
Infine, Rajnish ha grandi piani per il progetto, che spera contribuirà a risolvere le sfide poste dagli incendi boschivi di Uttarakhand e a creare anche opportunità per l'occupazione locale reclutando più abitanti per raccogliere aghi di pino e insegnando agli abitanti dei villaggi le capacità tecniche necessarie per far funzionare le centrali elettriche.
View of Bora Village (November 2017)Avani Society
Pensando al futuro, Rajnish vede un'opportunità di espansione in altre regioni a rischio di incendio boschivo, in quanto questa innovazione potrebbe portare benefici a più comunità rurali in tutto il mondo.
Fai un giro del nostro campus!
Testo: Camille Parker
Fotografie: Avani Society
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