Crachons sur Hegel, Oggetto 46 ([1974 ca.]) di Lonzi CarlaLa Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea
Il concetto su cui si basa il saggio Sputiamo su Hegel, scritto da Carla Lonzi nel 1970, è la nascita di un «soggetto imprevisto» identificato, all’epoca, nella donna e, ad oggi, in una molteplicità di soggetti che vogliono disfarsi del potere per produrre qualcosa di nuovo.
Crachons sur Hegel, Oggetto 7 ([1974 ca.]) di Lonzi CarlaLa Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea
Così come i soggetti, il potere e il patriarcato hanno assunto nuove forme ed autoritarismi. Un esempio è il sistema neoliberista che si instaura poco dopo la pubblicazione dell’opera di Carla Lonzi.
Crachons sur Hegel, Oggetto 46 ([1974 ca.]) di Lonzi CarlaLa Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea
L’intuizione rivoluzionaria, accennata nella citazione del titolo, è quella dell’esercizio effettivo del presente, che si distacca dal passato convenzionalmente narrato da una voce predominante che privava la donna della sua identità.
Se il nuovo soggetto non è più legato al passato, ma è qui ed ora ed è soprattutto mutevole, allora forse è lecito chiedersi: dopo Hegel, oggi, su cosa sputiamo?
Crachons sur Hegel, Oggetto 7 ([1974 ca.]) di Lonzi CarlaLa Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea
L’immaginario neolib aumenta l’illusione dei corpi liberi di godere e consumare, ma la giustizia sociale e il rispetto dei diritti sono tutt’altro che garantiti in questo sistema, che al contrario necessita di creare subalternità di cui nutrirsi e da sfruttare per generare profitto. Allora forse oggi le forme del patriarcato sono diventate più subdole, si adattano, si trasformano e confondono mantenendo però sempre le stesse logiche di potere.
Crachons sur Hegel, Oggetto 46 ([1974 ca.]) di Lonzi CarlaLa Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea
Lo sputo è una parola nuova che un soggetto nuovo pronuncia e affida all’istante medesimo la sua diffusione.
Crachons sur Hegel, Oggetto 34 ([1974 ca.]) di Lonzi CarlaLa Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea
Sputiamo allora ad esempio su quelle logiche culturali che ancora oggi relegano la donna al ruolo e al luogo domestico, naturalizzando la sua posizione di madre ed escludendone automaticamente trans e queer.
Sputiamo sui meccanismi che continuano a generare «gabbie dorate», come le definisce Emanuela Gioia, in cui viene relegato il diverso. Le gabbie che proteggono da fuori, ma che all’interno ingannano e servono a dominare.
E se nascono nuove forme di potere autoritario o si trasformano le vecchie, nascono nuovi soggetti, cioè tutti coloro che si trovano ai margini, che vengono esclusi dalla Storia convenzionale, resi invisibili e la cui autocoscienza è capace di generare nuova scoperta e sbalordimento.
La call
La Call Dopo Hegel, su cosa sputiamo? è un invito rivolto a chiunque voglia partecipare con i propri scritti ad un dibattito sul pensiero della critica d’arte Carla Lonzi. Un invito all’attualizzazione del pensiero, a comprendere chi sono oggi i «soggetti imprevisti» dell’autrice e cosa significa oggi lo sputo, cioè il gesto di rottura dalla logica patriarcale del passato. Tutti i testi inviati sono stati poi raccolti in un documento a cui hanno collaborato, insieme alla Galleria Nazionale, l’Organizzazione Internazionale Italo Americana, l’Università La Sapienza e l’Associazione Internazionale delle filosofe.
Testo di Marina Pietrocola.
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