Wilhelm Conrad Röntgen: la scoperta dei raggi X

La ricostruzione dell'apparato sperimentale utilizzato da Wilhelm Conrad Röntgen

Da Museo della Radiologia

Museo della Radiologia - Sistema Museale dell'Università degli Studi di Palermo

Prof. Wilhelm Conrad RöntgenMuseo della Radiologia

Nel 1894 Wilhelm Conrad Röntgen, professore presso l’Università di Würzburg, rivolse le sue ricerche sui raggi catodici scoprendo una nuova radiazione in grado di attraversare vari oggetti. Nel 1895 fu in grado di realizzare la prima radiografia medica della storia e ricevette il premio Nobel per la fisica nel 1901. Donò il cospicuo premio alla sua università e non volle mai brevettare la scoperta, perché profondamente convinto che “ogni scoperta appartiene alla intera umanità”.

Apparato sperimentale di RöntgenMuseo della Radiologia

Ricostruzione dell’apparato sperimentale con il quale Wilhelm Conrad Röntgen scoprì i Raggi X, nella sera dell'otto novembre del 1895. Röntgen, ripetendo gli esperimenti di Philipp Lenard, scrisse di avere utilizzato un grosso rocchetto a induzione di Ruhmkorff (dispositivo 3) con un interruttore Deprez e con una corrente primaria di circa 20 A. Il suo apparecchio, un tubo di Lenard a vuoto spinto (dispositivo 4), è collegato ad una pompa a vuoto di Raps. Nel tubo è avvolto un involucro di cartone e un foglio di stagno al fine di evitare la filtrazione di nessuna fonte luminosa che non sia quella emessa attraverso la “finestra di Lenard”. Da questa si generarono “scintille di appropriata lunghezza” che illuminarono la stanza e si impressionarono su uno schermo di platino-cianauro di bario posto nelle vicinanze.

Accumulatore elettricoMuseo della Radiologia

La sorgente di energia in suo negli esperimenti di Wilhelm Conrad Röntgen era un accumulatore elettrico.

Rocchetto di RuhmkorffMuseo della Radiologia

Nella foto si riconoscono il rocchetto di Ruhmkorff (dispositivo n. 3) e l’interruttore Deprez posto sulla sinistra. Il rocchetto ad induzione fu largamente utilizzato per eccitare tubi a gas rarefatto (come il Tubo di Lenard) per lo studio spettroscopico, attraverso i raggi X. Il dispositivo è composto da un interruttore di Deprez, dal nome del suo inventore, interposto tra l’accumulatore e l’avvolgimento primario del rocchetto di Ruhmkorff. Nel suo insieme il dispositivo costituisce quindi un trasformatore elettrico utilizzato per produrre impulsi elettrici. All'avvolgimento secondario sono collegati i cavi di alimentazione elettrica per il Tubo di Lenard che emette i raggi X.

Tubo di LenardMuseo della Radiologia

L’elemento in vetro è il Tubo di Lenard, emettitore dei Raggi X. Il tubo di Lenard, evoluzione del Tubo di Crookes, è costituito da un bulbo in vetro, all’interno del quale è creato un vuoto spinto. Contiene un emettitore di raggi catodici che urtano contro una parete formata da un sottile strato di alluminio, denominata “finestra di Lenard”, generando l’emissione di raggi X.

Sistema di aspirazione per il vuotoMuseo della Radiologia

La rarefazione dei gas all'interno del Tubo di Lenard è realizzata tramite la una pompa a mercurio ad auto-effetto, inventata da August Raps nel 1891. Questa macchina, derivata dalla pompa “Geissler-Toepler”, è dotata di un sistema di controllo automatico del flusso di mercurio, costituito dalle ampolle sulla destra (5). Un sistema analogo era largamente utilizzato a livello industriale per realizzare il vuoto nelle lampadine.

Pompa per il vuoto di RapsMuseo della Radiologia

Tubo di controllo e scaricoMuseo della Radiologia

Riconoscimenti: storia

Tutti i diritti riservati

© Proprietà del Museo della Radiologia - Sistema Museale dell'Università degli Studi di Palermo

Curatore: Giuseppe Genchi
Principali collaboratori: Claudia Cirrincione, Fulvio Sardina, Claudia Lo Re

Riferimenti bibliografici:
Adelfio Elio Cardinale, Roberto Lagalla, Massimo Midiri, "Il Museo della Radiologia". Edizioni ZAcco, Palermo, 2018. ISBN 9788894582383

Adelfio Elio Cardinale, “Immagini e segni dell'uomo, storia della Radiologia Italiana”. Casa Editrice Libraria Idelson, Guido Gnocchi Editore, 1995. ASIN: B00GMMWPL2

Ringraziamenti: tutti i partner multimediali
In alcuni casi, la storia potrebbe essere stata realizzata da una terza parte indipendente; pertanto, potrebbe non sempre rappresentare la politica delle istituzioni (elencate di seguito) che hanno fornito i contenuti.
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