CampielloAssociazione Italiana Giovani per l'UNESCO
A Venezia non ci sono vie, strade, quartieri, vicoli e piazze bensì calli, campielli, campi, fondamenta, rio terà, sotoporteghi e sestieri
Nizioleti venezianiAssociazione Italiana Giovani per l'UNESCO
I nizioleti sono scritte nere su sfondo bianco affrescate o dipinte sulle mura di calli, campielli e palazzi per fornire indicazioni stradali
La dicitura "Sestiere" indica quelli che in molte città del mondo sono definiti e conosciuti come quartieri
Le origini dei nomi delle singole calli spesso sono legate alla vita della città. Ci sono calli che prendono il nome da una vicina chiesa o convento, calli che hanno origini molto popolari e devono la loro denominazione ad un personaggio che abitava o lavorava in quella zona, calli dedicate a personalità importanti nella storia di Venezia
Calle del capelerAssociazione Italiana Giovani per l'UNESCO
Ci sono poi calli dedicate alla tipologia di attività artigianali praticate in zona: spesso le diverse botteghe di un unico mestiere si concentravano in specifiche aree della città
Esistono oltre 3000 calli a Venezia e Calle Varisco è la calle più stretta con una larghezza, nella parte finale, di 53 cm. Calle Varisco si trova nel Sestiere di Cannaregio, a metà fra Le Fondamenta Nove e il Ponte di Rialto. Da un lato si affaccia sul Rio S.S: Apostoli mentre nell'altra estremità si affaccia sul Campiello Pestrin
Campo San BarnabaAssociazione Italiana Giovani per l'UNESCO
In passato i campi erano spazi verdi coltivati o utilizzati per fare pascolare il bestiame e rappresentavano il cuore di una fervente attività sociale e commerciale
LA PIAZZA
L'unica piazza a Venezia è Piazza San Marco, proprio per essere distinta dai campi e campielli
Basilica e leone di San MarcoAssociazione Italiana Giovani per l'UNESCO
I SOTOPORTEGHI
Il sotoportego è un passaggio di collegamento tra calli o campielli che viene ricavato da un edificio
LA FONDAMENTA
La fondamenta è il tratto di strada che costeggia un canale o un rio. Tipicamente la fondamenta presenta anche dei gradini in pietra d'Istria che scendono in acqua, per consentire l'attracco delle barche, il carico e scarico delle merci e la salita e la discesa dei passeggeri
LA FONDAMENTA DELLA DONNA ONESTA
Curiosa è la storia della fondamenta della Donna Onesta. Varie sono le storie e le leggende che ancora oggi si narrano sulle origini di questa denominazione
Secondo alcuni in quel luogo si trovava la bottega di uno spadaio, della cui moglie si invaghì un uomo. Quest'ultimo commissionò la manifattura di un pugnale e con la scusa di andare a ritirarlo si recò nella bottega e abusò della donna che, essendo "onesta", per la vergogna decise di togliersi la vita per mezzo dello stesso pugnale
Il ponte della donna onestaAssociazione Italiana Giovani per l'UNESCO
IL PONTE DELLA DONNA ONESTA
Secondo altri, un paio di amici discutevano della fedeltà delle donne e uno dei due, indicando l'immagine del volo di pietra sul muro, disse che quella era l'unica donna onesta che avrebbe potuto trovare sulla terra
Il volto della donna onestaAssociazione Italiana Giovani per l'UNESCO
IL VOLTO DELLA DONNA ONESTA
Vi è infine chi sostiene che l'enigmatico volto di donna incastonato nella pietra appartenga semplicemente ad una donna di nome Onesta che visse nel palazzo
I PONTI
In origine a Venezia non c'erano ponti. Gli abitanti si spostavano da un'isoletta all'altra con le loro imbarcazioni o con i traghetti dell'epoca
Ponte dei sospiriAssociazione Italiana Giovani per l'UNESCO
Ancora oggi le case adiacenti ai rii e ai canali hanno gli ingressi rivolti verso l'acqua, proprio perché il principale mezzo di trasporto e collegamento era la barca, che sostava nello stazio, davanti alla propria porta di casa
Ponte ArsenaleAssociazione Italiana Giovani per l'UNESCO
Verso la metà del 1200 i veneziani iniziarono a collegare le isole tra loro, inizialmente con delle passerelle di legno e, successivamente, con delle strutture permanenti: i ponti.
I tre pontiAssociazione Italiana Giovani per l'UNESCO
La città conta oggi 435 ponti: 300 sono costruiti in pietra, 60 in ferro e i restanti in legno. Si ha testimonianza dei primi ponti in pietra dal 1170. Inizialmente i ponti non erano dotati di parapetti, che sono stati aggiunti solo nell'Ottocento, a seguito dell’incremento della popolazione veneziana e anche di qualche caduta in acqua
Il ponte dei pugni oggiAssociazione Italiana Giovani per l'UNESCO
IL PONTE DEI PUGNI
Il ponte dei pugni rappresentò fino ai primi anni del Settecento un ring o campo di battaglia sospeso sopra il canale
A Venezia c'erano due fazioni (i Castellani e i Nicolotti) che spesso risolvevano le loro rivalità attraverso delle lotte che avvenivano proprio sopra il Ponte dei Pugni che, a quel tempo, non aveva le spallette di protezione come ora
Si trovano ancora oggi le orme di un piede in marmo bianco posizionate ai quattro angoli del ponte per segnare la posizione di partenza di ciascun contendente per iniziare lo scontro a pugni, mentre agli angoli opposti, vi erano le postazioni dei giudici degli scontri
RII E CANALI
I "rii" sono le vie d'acqua che percorrono in lungo ed in largo Venezia. Ce ne sono oltre 400 e sono usati per i trasporti di cose e persone.
Veduta di un canaleAssociazione Italiana Giovani per l'UNESCO
Il termine "rio" proviene da "rivo" e ricorre nella toponomastica locale
Uno degli oltre 400 rii venezianiAssociazione Italiana Giovani per l'UNESCO
I canali sono le vie d'acqua lungo le quali è consentito il transito di natanti a remi o a motore. Essi possono essere costeggiati da rive o da palazzi. I canali maggiormente conosciuti sono il Canal Grande e Canale della Giudecca
Ponti e riiAssociazione Italiana Giovani per l'UNESCO
Rio venezianoAssociazione Italiana Giovani per l'UNESCO
Panoramica lagunare a 360Associazione Italiana Giovani per l'UNESCO