San Martino di Tours e il mantello miracoloso

Vetrata V15 del Duomo di Milano

Vita di San Martino di Tours (1570 - primo quarto del XVII secolo) di Mastro vetraio ignotoVeneranda Fabbrica del Duomo di Milano

Posta sopra l'altare tardo cinquecentesco della Presentazione di Maria al Tempio, la vetrata V15 del Duomo di Milano raffigura la vita di San Martino di Tours.

Uno stile marcatamente fiammingo

Opera di bottega realizzata dopo gli anni Settanta del Cinquecento, il finestrone V15 è popolato da numerose figure accostate tra loro in modo fitto, definite con uno stile netto, quasi ieratico.

Vita di San Martino di Tours (1570 - primo quarto del XVII secolo) di Mastro vetraio ignotoVeneranda Fabbrica del Duomo di Milano

Per ammirare le gesta del Santo di Tours nella sequenza stabilita dai mastri vetrai, è necessario alzare lo sguardo verso la parte alta della vetrata, dove la narrazione si apre con l'episodio più celebre.

L'episodio del mantello segna la vita di San Martino che a cavallo si imbatte in un mendicante infreddolito. Brandisce la spada, non per ferirlo, bensì per dividere il suo mantello e donargliene una parte.

Vita di San Martino di Tours (1570 - primo quarto del XVII secolo) di Mastro vetraio ignotoVeneranda Fabbrica del Duomo di Milano

Da questo gesto ha inizio la narrazione miracolosa che procede dall'alto verso il basso e da sinistra verso destra.

L'incontro con il pover'uomo illumina Martino di Tours verso un nuovo cammino. Riceve il Battesimo nel 339 e si congeda dalla milizia a cui apparteneva.

Vita di San Martino di Tours (1570 - primo quarto del XVII secolo) di Mastro vetraio ignotoVeneranda Fabbrica del Duomo di Milano

La vetrata raffigura alcuni episodi prodigiosi, tra i quali la Guarizione di un infermo. Consacrato Vescovo, Martino di Tours dà avvio alla propria opera pastorale.

Seguono momenti come l'Apparizione dei Santi Pietro e Paolo, il Diavolo tentatore, che lo avvicina riccamente vestito, o ancora San Martino che libera il bue indemoniato.

Vita di San Martino di Tours (1570 - primo quarto del XVII secolo) di Mastro vetraio ignotoVeneranda Fabbrica del Duomo di Milano

Sospendono la narrazione a metà del finestrone una serie di trilobi raffiguranti busti di profeti, provenienti da una vetrata perduta dedicata a Santa Giulitta, opera di Michelino da Besozzo.

La parte bassa della vetrata racconta infine la morte del Santo e la sua anima trasportata in cielo dagli angeli.

Vita di San Martino di Tours (1570 - primo quarto del XVII secolo) di Mastro vetraio ignotoVeneranda Fabbrica del Duomo di Milano

Chiudono il finestrone una serie di antelli raffiguranti la Presentazione di Maria al Tempio, un omaggio all'altare collocato sotto la vetrata, impreziosito da una pala marmorea opera di Agostino Robusti, detto il Bambaja.

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