Alberi monumentali

Le essenze del Parco della Reggia di Monza sono numerose, si dice che, alla nascita, nel 1805, siano state messe a dimora 10.000 alberi di pregio provenienti da tutto il mondo.

La sua vasta collezione botanica, ha reso e rende tutt’ora il Parco un’opera d’arte paesaggistica, un collage di colori e profumi in continua mutazione.

Alcuni di essi sono considerati dei veri e propri monumenti naturali, dei Giganti verdi. Nei Giardini Reali troviamo, subito alle spalle della Villa, due esemplari di querce gemelle, presenti nell’elenco degli alberi monumentali d’Italia. I monumentali alberi fissano il loro sguardo sulla facciata della Villa Reale da due secoli.

Accanto a loro, nei Giardini Reali, troviamo essenze che provengono da tutto il mondo: il ginkgo, di origine giapponese, la sequoia americana dal tronco rossiccio, l’albero dei tulipani dal Canada, e il cedro del Libano.

Le essenze furono selezionate dai giardinieri della Reggia su committenza di Ferdinando d’Asburgo, grande appassionato di botanica. Anche in epoche successive le collezioni botaniche vennero arricchite di nuove specie. .

Nel secondo periodo asburgico l’Arciduca Raineri fece creare una campanula che ancora oggi porta il suo nome.

Proseguendo, nel Parco Reale, non possiamo non essere colpiti dalla bellezza della quercia secolare protetta da un bosco di sambuchi e tassi o dall’esemplare di noce e da un ippocastano di duecento anni.