La nutrice guarda imperturbabile davanti a sè mentre il vitello, con la testa abbassata sotto la madre, si tende per poppare. Si tratta di una forma che, pur nell'effetto sentimentale e comunque nell'iconografia tradizionale, obbliga lo scultore a creare due forme distinte unite in una sola archiettura compositiva, di non facile esecuzione, tanto più perchè Ligabue non aveva alcuna nozione di fusione a cera persa e quindi non poteva prevedere come l'opera, una volta riprodotta in bronzo, avrebbe retto alla diversa tecnica. Interessante la diversa esecuzione delle due bestie: il vitellino costruito con tocchi nervosi, impressionistici, che rendono la vivacità della sua natura, e la madre, invece, solida e compatta nelle forme. Si tratta di un gruppo davvero di notevole suggestione.