Come molte altre opere della tarda produzione di Ligabue questo dipinto è realizzato con un’estrema cura nella resa dei particolari. Sulla destra della tela un nibbio piomba sulle spalle di una volpe, che leva impotente un grido di dolore. Alla violenza della scena di lotta, metafora della vita dell’uomo, fa riscontro la natura serena e indifferente. All’estrema destra, vicino all’ala del rapace, vola una farfalla, sulla destra oltre i campi coltivati si scorgono gruppi di case e all’orizzonte montagne innevate. L’artista, che generalmente ambienta i dipinti con la volpe per protagonista nella campagna della Bassa padana, ha preferito in questo caso inserire nell’opera le montagne, lontano ricordo della sua infanzia svizzera.