Le difficili condizioni di vita degli immigrati giunti a Napoli e stabilitisi nel quartiere di Porta Capuana, in una realtà spesso molto dura anche per i residenti più poveri, contrastano con gli antichi edifici che raccontano epoche di splendore attraverso la loro raffinatezza architettonica. Nomi di sovrani, di ricche e nobili famiglie e di potenti prelati sono rimasti legati a molti di questi luoghi. Con la sua installazione Liu Jianhua ridefinisce la concezione di monumento come opera celebrativa di uomini illustri o potenti e dà voce a chi, lontano dalla sua terra, in un luogo che gli è talvolta ostile, cerca un posto in cui vivere dignitosamente. Contestualmente trascende il soggetto nella sua individualità e fa della sua storia una narrazione universale. Invogliando ad accostarci agli altri, a guardarli in modo diverso, ad ascoltarli, Monumenti ci induce ad avere uno sguardo omnicomprensivo che include noi stessi e ci rende tutti ugualmente importanti o insignificanti.