La lezione della nonna

Il dipinto "La lezione della nonna" di Silvestro Lega (1826-1895) riflette la fase cruciale del transito ottocentesco tra la pittura d'atelier a quella del vero, con una particolare concezione illuministica basata su modelli romantici e, successivamente, veristi. In questo contesto, la sua opera si muove da esordi macchiaioli verso nuove tipologie di linguaggio, prediligendo le scene di interni domestici. Il dipinto raffigura un'anziana signora intenta a seguire una bambina, forse la nipote, mentre ripete la lezione in un interno borghese. Attraverso la rappresentazione dell'ambiente, dei gesti e delle espressioni delle figure, il pittore riesce a evocare sottigliezze psicologiche e sentimenti universali. La luce che penetra nella stanza sfuma sui volti dei due personaggi, dando risalto al colletto bianco dell'abito della nonna, alle pagine del libro, al lavoro a maglia posato sul cestino. Il rigore del disegno decresce a favore della descrizione di particolari in penombra, della resa delle stoffe, dei capelli. La pennellata è densa, con una stesura a corpo e un colore opulento, pur nella gamma relativamente ridotta dei toni. Il soggetto ritratto, come sempre in Lega, diviene incomparabile testimonianza di un'epoca e una società. Autore di rara intensità emotiva, l'artista fa vibrare i sentimenti dell'affetto insieme alla vitalità sotterranea della psiche.