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1972-1973, Oggetto 7

Lonzi Marta[post 1982]

La Galleria Nazionale

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Roma, Italia

Corrispondenza sia dattiloscritta originale, in copia carbone o fotocopia, sia manoscritta in fotocopia, riguardante, tra gli altri, argomenti quali Rivolta femminile, il femminismo (De Beauvoir), il proprio curriculum vitae, Tra i corrispondenti figurano Gabriella Christeller, Landini.

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  • Titolo: 1972-1973, Oggetto 7
  • Creatore: Lonzi Marta
  • Data di creazione: [post 1982]
  • Trascrizione:
    A 18 44 Chile 72 Gabrielle Christeller Carla Lonzi nata a Firenze. Studi classici, laurea in lettere e filosofia con tesi in storia dell'arte nel 1956. Tra il '60 e il '70 si occupa attivamente dell'arte d'avanguardia e mette a fuoco una serie di artisti tra cui alcuni giovani che viene scoprendox. Contemporaneamente la sua esperienza la porta a distaccarsi dal ruolo critico e a riconoscere in questo personaggio istituziona- lizzato colui che nell'opera di mediazione tra artista e società rende futil. il lavoro dell'artista. Hepition par la Lonzi, do- vrebba-efere_colui che fa un presa di coscienze personale della ernatività in vista di gesti personali di liberazioni Da questo rifiuto della critica come professione gratificata dalla società per rendere inoperante il momento creativo a favore di quello cul- turale nasce il volume "Autoritratto" (Editore De Donato, 1969) do- ve vengono montate in forma di collage conversazioni registrate du- rante cinque anni di incontri con artisti italiani. Nella primavera del '70 hanno inizio i primi incontri della Lonzi con donne su una base feminista. E' tra le iniziatrici di Rivolta Femminile con Carla Accardi pittrice, collabora alla stesura del Manifesto del gruppo nel luglio dei '70. Da allora ha scritto "Spu- tiamo su Hegel" (estate '70), "La donna clitoridea e la donna vagi- nale" (estate '71) pubblicati negli scritti di Rivolta Femminile, e collettivamente altri documenti. Essa crede nel femminismo come scoperta continua di sè da parte della donna nell'autocoscienza dei gruppi: il rapporto di identificazione reciproca all'interno della propria specie rappresenta il dato di fatto da cui prende l'avvio la demolizione della civiltà patriarcale. Come femminista ha interrotto la sua partecipazione attiva ai problemi artistici. Separata dal marito, vive con il figlio a Milano. Carissima, non so se per curriculum intendevi quello che ho scrit- to sopra. Dovevo dire qualcosa più esteso di Rivolta? Forse la parte di me come critica d'arte non interessa, ma mi hai detto di "qualificarmi". Rivolta cresce piano piano, nascono piccoli nuclei in altre città. A Torino c'è un gruppo sostanzioso che va davvero bene: facciamo un lavoro di selezione e di affinità. Quellouche ci sorprende adesso è accorgerci le donne con cui ci troviamo bene chi sono: viene fuori una specie di corte dei miracoli (termine italia- no scherzoso per dire poveri di spirito, refoulés che non si vergo- gnano di essere tali, ecc.); per farmi capire meglio da te posso dire anche che somiglieremmo ai primi cristiani. Beh, non ridere. Gli scribi ei farisei, cioè le donne emancipate che vogliono fare un femminsimo di cultura invece che di introspezione, di confessio- ne di grazia, proprio non ci resistono da noi. Questo può sembrar time to bro ma non è così: mi sembra che è bello che nel femmini- smo si manifesti l'essere umano donna così com'è, in tutte le sue sfaccettature e non ci siano prestigi troppo forti che la inca nali- no al di fuori della sua personale rispondenza. Forse è l'occasione buona perchè l'umanità smaltisca i suoi errori, la sua opacità come dici tu. L'espressione a tutti i livelli può veramente rinnovare il mondo. Per questo non sono d'accordo con te quando dici che il gior
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