Vettor Pisani utilizza linguaggi differenti ed “è difficile stabilire una supremazia linguistica, se non forse sotto il termine generale di ‘comportamento’, nel senso di una immersione totale della vita nell’arte” (I. Tomassoni in Vettor Pisani. Apocalypse Now. Carpe Diem, 2012). Attraverso questi linguaggi Pisani mette in scena le “metafore ossessive” con il valore del simbolo, del sacro e del profano, dello spirituale e del materiale e riporta in luce i temi dell’arte simbolista in un dialogo tra pittura e testo.