In questo disegno Michelangelo si confronta con l’episodio veterotestamentario del Sacrifico di Isacco. Non sappiamo a quale progetto fosse destinato lo studio, ma la sicurezza del tratto e la concitazione della scena permettono di datarlo ad una fase matura dell’artista, collocabile tra gli anni 1530 e 1535. Le due figure tormentate e dinamiche, indagate attentamente nella definizione anatomica dei corpi, sembrano suggerire i successivi sviluppi del grande affresco del Giudizio della Sistina.