La ciotola, dal bordo appena arrotondato, presenta una decorazione tipica della ceramica persiana detta di tipo “Sari”, nome che deriva dalla cittadina di Sari presso il Mar Caspio, dove questa tipologia di maiolica venne ritrovata in grande quantità. Il manufatto, dalla vivace iconografia, presenta un ornato realizzato con argille colorate in rosso, verde, bianco e nero su un ingobbio chiaro; ad occupare la maggior parte della superficie troviamo un vigoroso animale, probabilmente un leone, chiuso dalla bruna cornice segmentata sul bordo, che s’innalza con vitalità al centro del manufatto, stringe la preda con le zampe posteriori e dalla bocca sputa una lingua di fuoco. La figura è chiaramente derivata dal drago cinese ed è quindi testimonianza dei contatti del mondo islamico con quello dell’estremo oriente, unito ad immagini locali e a suggestioni auliche più occidentali, come la coda terminante a svolazzo che richiama i moduli della miniatura, ricordando infatti i capilettera dei codici miniati. La ciotola, resa impermeabile dallo strato di vetrina applicata in cottura, era d’uso e adatta a contenere liquidi.