La corona in calcare, decorata con fiori all'esterno e con foglie di acanto all'interno, rimanda alle offerte di fiori freschi con cui si ornavano altari e statue. L'iscrizione ricorda il nome del dedicante, Lucius Decimius, figlio di Marco, che la offrì in dono alla Fortuna Primigenia, la dea venerata nel grande santuario di Praeneste, attuale Palestrina. III secolo a.C.