Questo bel pezzo dalla forma singolare, denominato «brocchetta» o più generalmente «tazza», presenta una forma a bulbo, con profilo curvilineo spezzato, il piccolo manico piatto e il collo basso. La decorazione, in giallo su fondo bianco, è realizzata a lustro metallico, tecnica che in Persia raggiunse le sue espressioni più alte durante i secoli XII e XIII e che i maestri islamici già utilizzavano nel IX e X secolo, aggiungendo, con una terza cottura, una miscela a base di zolfo, ossidi d’argento e di rame; questi metalli precipitando sulla superficie dei manufatti donavano loro una scintillante patina, più dorata o più rossastra a seconda della miscela metallica, ma sempre brillante, il “lustro” appunto. L’ornato della tazza non è perfettamente conservato, ma si riconoscono le tre fasce di decorazione con fitte volute floreali tra cui, molto probabilmente, è camuffata un’iscrizione corsiva a caratteri grafici legati alla scrittura cufica, elegante stile calligrafico della lingua araba.