Il cofanetto, o meglio, per usare il termine che compare nei documenti, il forzierino risale al 1370 circa, è a pianta rettangolare ed è formato da un’anima in legno, il coperchio è rialzato a spioventi in forma di tronco piramidale alla cui estremità è fissata la maniglia. Sia il contenitore rettangolare che il coperchio sono completamente ricoperti da parti in osso intagliato: il coperchio da segmenti decorati che si sviluppano in orizzontale mentre, il cofanetto è rivestito da placchette d’osso figurate, che si sviluppano in verticale. Questi minuti e dettagliati intarsi sono una caratteristica produzione italiana che comincia dopo la metà del ‘300, con quella bottega definita “a figure inchiodate” per i vistosi chiodi in rame a fissare le placchette ossee e che proseguirà, fino a conseguire un’ampia diffusione tra la fine del XIV e l’inizio del XV secolo in tutta l’Italia settentrionale, attraverso le officine degli Embriachi. Il nostro forzierino fa parte proprio di quella prima produzione detta appunto della “bottega a figure inchiodate”, per lo più collocate nel centro Italia, che costituisce il precedente ed il modello per gli Embriachi, dal punto di vista sia strutturale che tecnico.
Nella fascia bassa del coperchio troviamo coppie affrontate di geni alati nudi, in volo su uno sfondo di foglie di rosa, mentre nella fascia superiore è presente un’anomala decorazione a racemi e animali. Nella parte anteriore del corpo vero e proprio del contenitore, si srotolano le placchette a soggetto amoroso, che vogliono in qualche modo imitare, idealizzandolo, l’incontro dei due futuri sposi, mettendo in pratica tutti gli stilemi e le caratteristiche dell’ideale amore cortese: troviamo diversi gruppi e coppie di dame e cavalieri, dove emerge l’importanza del gioco degli sguardi, ovvero il fondamentale ruolo degli occhi attraverso i quali passa la contemplazione dell’amata che è causa di turbamento per l’uomo; si riconosce una stilizzata rappresentazione di un arbusto antistante a due figure, riconducibile all’albero della vita, immagine quindi legata alla nascita, alla rigenerazione, all’energia vitale; agli angoli troviamo intagliate le raffigurazioni di diverse torri, chiara simbologia della dama da conquistare con pazienza e perseveranza, appunto come un’inespugnabile torre.
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