Massimo d’Azeglio fu artista, scrittore e ministro nell’Italia risorgimentale. "Una vendetta" appartiene al genere del paesaggio istoriato ─ ovvero la rappresentazione paesistica «dal vero» animata da personaggi tratti da testi storici o romanzati. La tela rimanda infatti a un efferato omicidio. La scena del crimine viene descritta con soli tre elementi: una landa desolata con un temporale imminente all’orizzonte, un cadavere in primo piano e i banditi che fuggono in lontananza. In questa tela D’Azeglio fa emergere tutta la forza della natura, la sua capacità espressiva e sentimentale, in una visione sublime fatta di pennellate veloci e sommarie, di una luce oscura, di colori terrosi e lividi che, inesorabilmente, amplificano l’intensa drammaticità della scena
Questo dipinto decretò la piena adesione del paesaggista torinese alla poetica romantica, abbandonando le amene atmosfere che avevano invece connotato la produzione pittorica del decennio precedente.