In questo scritto Michelangelo trascrive in bella grafia il costo dell’esecuzione della tomba di Giulio II e della volta della cappella Sistina. La grafia curata lascia immaginare che la lettera fosse destinata alla cancelleria papale o allo stesso pontefice. Sul retro del foglio troviamo degli appunti per faccende domestiche presi in un secondo momento dallo stesso Michelangelo e, al centro del foglio, tre lettere capitali SAP, forse una prova di scrittura della parte centrale del nome IOSAPHAT, destinato alla lunetta con gli Antenati di Cristo della Sistina.
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