Il sonetto fu probabilmente scritto nel 1497 subito dopo la cacciata di Savonarola da Firenze, quando Michelangelo si trovava a Roma. Si tratta di un’aspra critica al pontefice Alessandro VI Borgia che nel maggio del 1497 aveva scomunicato il frate predicatore, minacciando di interdire l’intera città di Firenze. Michelangelo mostra una certa simpatia per le idee savonaroliane e afferma che la povertà è gradita in cielo. L’artista si firma scherzosamente con “Miccelangniolo in Turchia” invece che in Roma, alludendo a una terra che rappresentava un pericolo per la cristianità.
Sport: ti interessa?
Ricevi aggiornamenti con il tuo Culture Weekly personalizzato
Ecco fatto
Il tuo primo Culture Weekly arriverà questa settimana.