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AB XIII, 129 Non so se s’è la desiata luce

Michelangelo Buonarroti1534/1546

Casa Buonarroti

Casa Buonarroti
Firenze, Italia

Questo sonetto, qui trascritto in bella grafia perché destinato ad una raccolta, fu elaborato attraverso una serie di redazioni precedenti, attestate a partire dal 1533. Il componimento, probabilmente dedicato al giovane Tommaso Cavalieri, riflette sull’origine dell’amore in chiave neoplatonica. La poesia presenta le correzioni a margine di Donato Giannotti, letterato fiorentino, con cui Michelangelo collaborò, insieme a Luigi del Riccio, anche ad un progetto di canzoniere mai concluso.

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