Al momento dell’entrata in Galleria, tramite acquisto da Pietro Gerevini nel 1829, il quadro era attribuito al pittore genovese Luca Cambiaso, e solo successivamente nel corso del Novecento, fu identificato come la pala d’altare dipinta da Genovesino per la chiesa di San Bartolomeo a Cremona, intorno agli anni Quaranta del ‘600. Tuttavia le dimensioni più ridotte del dipinto rispetto ad una pala d’altare e la presenza di alcuni dettagli che non corrispondono alle descrizioni antiche, fanno supporre che l’Adorazione dei Magi oggi a Parma sia una versione più ridotta del quadro originario, forse eseguita con l’aiuto della bottega.