La figura di Maria risalta nel chiarore delle nuvole che invadono la modesta capanna, tra angioletti festosi per la nascita del Salvatore: qualcuno regge un ramo fiorito, solleva un velo, agita il turibolo o bacia la manina di Gesù. Giuseppe indica il bambino avvolto in fasce in una mangiatoia ai pastori sorpresi dall’evento divino, accorsi a Betlemme dopo l’annuncio dell’angelo della nascita del Salvatore, come narra San Luca. Con questa straordinaria immagine, che esalta le qualità compositive e pittoriche del Maratta, ideatore di tante iconografie mariane, si concludono le Storie del Vecchio e del Nuovo Testamento della parte alta delle pareti della Galleria di Alessandro VII, nelle quali si individua un simbolico richiamo alla storia della Salvezza o alla purezza di Maria.