In seguito ad un concorso ministeriale per un velivolo da addestramento e da turismo la FIAT si impegnò per la prima volta nella progettazione e costruzione di un motore a stella raffreddato ad aria e di piccola potenza. Ne riuscì un motore di discrete prestazioni ma estremamente valido per la sua robustezza e sicurezza. Per queste sue caratteristiche venne largamente impiegato tra gli anni 1928 e 1932 e, per le cospicue giacenze nei magazzini, venne ripreso per i velivoli CANSA C.5 e SAI 10 nel 1940. Di costruzione molto semplice e di facilissima manutenzione, la FIAT ne riprese in seguito la formula e la concezione costruttiva derivandone dei modelli di prestazioni superiori, quali l'A.53 e l'A.54. Dell'A.50 venne inoltre realizzata in piccola serie la versione spinta A.50S ed un modello sperimentale A.50R con riduttore e potenza massima di 110 CV.