“..ispirandomi ad Alessandro portai a fine dopo 14 anni 3 medaglie di questo imperatore che audacemente io giunsi a vedere volendo constatare l’entità della sua divina persona. ... Se all’artista manca la cognizione del passato non potrà mai fare capolavoro”. Così, in una lettera ad un amico, Gemito spiegava la sua fascinazione per il mitico condottiero e la complessa gestazione dell’opera.