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Also sprach Allah

Adel Abdessemed2008

la Biennale di Venezia - Biennale Arte 2015

la Biennale di Venezia - Biennale Arte 2015
Venezia, Italia

Adel Abdessemed
Nato in Algeria nel 1971.
Vive e lavora a Londra, UK.

Nato da genitori algerini, Adel Abdessemed ha trascorso l’infanzia a Costantina, in Algeria, dove ha studiato prima di iscriversi all’Ecole nationale superieure des beaux-arts de Lyon (1994-1998), per poi lavorare come artista residente presso la Cite internationale des Arts di Parigi (1999-2000). Da allora i viaggi fra Berlino, New York e Londra hanno influenzato questo nomade della cultura. Nelle sue opere esplora i concetti di esilio e di esodo, e il rapporto fra materializzazione e conflitto in campo politico, storico e religioso. La nostra vita è un tessuto di esperienze individuali, eventi sociali e rappresentazioni spettacolari e familiari, e Abdessemed mostra un interesse, sensibile e critico, per il mondo contemporaneo: ne costruisce una visione assoluta, utilizzando video, azioni, sculture, disegni e installazioni. Nel corso di tutto il suo lavoro, intenso e prolifico – Cristo in croce realizzato in filo spinato, uno scheletro che levita di nome Habibi, una statua in bronzo di Zinedine Zidane e della sua audace testata al calciatore italiano Marco Materazzi, macchine danneggiate e bruciate realizzate in terracotta – le opere di Abdessemed sembrano sempre in uno stato di massima allerta.
Nel 2014 ha presentato due importanti lavori: Mon Enfant (Figlio mio) in avorio e Senza titolo in filo spinato. Scegliendo materiali insoliti rispetto ai soggetti, Abdessemed riesce a creare immagini iconiche del bambino senza nome del ghetto di Varsavia e di sé stesso che, insieme al padre, posa come il biblico Isacco assieme al padre Abramo, dipinto nel 1603 da Caravaggio.
Nel corso della 56. Biennale di Venezia, Abdessemed presenta una nuova opera dal titolo suggestivo, Nympheas (Ninfee), con coltelli letteralmente piantati nel terreno come fossero un bouquet. Crea in tal modo un pavimento che e nel contempo minaccioso e inquietante, e si appropria indebitamente di oggetti dichiaratamente simbolici. Questa edizione della Biennale, All the World’s Futures, presenta inoltre il suo Also Sprach Allah, un tappeto sul quale è maldestramente trascritta una parafrasi di Cosi parlo Zarathustra (1883-1891) di Friedrich Nietzsche insieme a un video che documenta l’azione con cui l’artista ha realizzato la sua opera. Fra le numerose mostre personali, Abdessemed ha avuto l’onore di esporre al Centre Georges Pompidou di Parigi (2012) e al Mathaf-Arab Museum of Modern Art di Doha (2013).

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  • Titolo: Also sprach Allah
  • Creatore: Adel Abdessemed
  • Data di creazione: 2008
  • Diritti: Collezione dell'artista, © Adel Abdessemed, ADAGP Paris, con il supporto di Ford Foundation
  • Materiale: Video su monitor, 2' 20" (loop), colore, suono, pietra nera su tappeto
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