Acquistato da Gian Giacomo Poldi Pezzoli, questo paliotto fu probabilmente confezionato verso la metà del XVII secolo, utilizzando materiali preziosi di provenienza ed epoche diverse. I tre teli di velluto rosso cremisi sono di manifattura milanese dell’ultimo ventennio del XV secolo, mentre le quattro strisce di lampasso decorato con piccoli rametti fioriti, disposti a scacchiera, sono forse indiane degli inizi del Seicento. Lo schema compositivo del velluto è “a maglie” esagonali formate da sei trifogli stilizzati che racchiudono una colomba d’argento con un cartiglio recante il motto “à bon droit”. L’emblema e il motto araldico sono riconducibili alla corte degli Sforza, signori di Milano. La tecnica e lo stile del velluto sono tipiche delle manifatture milanesi, che raggiunsero altissimi livelli di prestigio, nella seconda metà del XV secolo.