Il Buddha del Paradiso occidentale è tipicamente raffigurato assiso in meditazione, su un trono a fiore di loto provvisto di una grande aureola a barca. In Giappone ciò che permette di distinguere questa figura da quella del Buddha originario Shaka (Gautama) è la posizione delle mani, poste sul grembo con le dita intrecciate e gli indici piegati a formare un anello con i pollici. Stilisticamente la scultura si caratterizza per il capo rasato al posto della protuberanza cranica che distingue i Buddha, e per la veste monacale legata sul petto secondo uno stile molto popolare nella Cina dei Ming. La statua è molto leggera, realizzata con la tecnica tradizionale yosegi zukuri, che prevede l’assemblaggio di più sezioni in modo da lasciare la statua cava al centro, un sistema che favorisce il mantenimento dell’oggetto nel tempo rendendolo meno suscettibile ai movimenti del legno dovuti all’umidità e agli sbalzi di temperatura. Tutta l’opera è laccata in rosso e dorata. Gli occhi, appena socchiusi, non sono realizzati con il più comune sistema degli inserti di vetro, ma sono semplicemente dipinti sulla lacca. Un piccolo foro sulla fronte è ciò che resta dell’"ūrnā" in vetro ora persa. La veste monacale, tipicamente a patchwork, è resa con fili rilevati di lacca dorata a raffigurare i motivi geometrici e fitomorfi delle pezze di broccato di seta.
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