L'episodio è tratto dall'Orlando Furioso dell'Ariosto: Angelica, salvata dagli assalti del mostro marino e condotta da Ruggero in una amena radura, si sottrae alle seduzioni amorose dell'eroe inghiottendo l'anello che la renderà invisibile. Autore dell'opera è il più fedele interprete della pittura di Guido Reni, il pittore bolognese Giovanni Andrea Sirani che qui consegue uno dei risultati qualitativamente più apprezzabili della sua produzione, da confrontare con Rebecca ed Eleazaro di Palazzo Pitti, per lungo tempo creduto di Guido Reni. Eseguito attorno alla metà del Seicento, preannuncia lo stile della celebre figlia, la pittrice Elisabetta Sirani.