La firma del "Manifesto Antiestetico" rientra tra le prime iniziative pubbliche di Ralph Rumney a Milano nel 1956, un impegno condiviso con Mario Bionda e Costantino Guenzi. Il manifesto esprime il pensiero di Rumney sulla negazione dell'arte, tuttavia riafferma l'importanza della pittura, tanto da scrivere a caratteri capitali: "La propaganda è sostenuta dai quadri". Il documento venne pubblicato sulla rivista fascista "La frusta italiana" di cui Rumney non conosceva però l'orientamento.