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violino Antonio Stradivari 1727c. "Vesuvio" - fronte

Antonio Stradivari

Museo del Violino

Museo del Violino
Cremona, Italia

Cremona, 1977. Il violinista e compositore Remo Lauricella ammirava assorto, nella Sala dei Matrimoni di Palazzo Comunale, il violino Carlo IX di Andrea Amati da lui posseduto dal 1935 al 1947, esposto con gli altri capolavori della liuteria classica cremonese.
Fu quella l’occasione per manifestare la volontà di donare alla città di Cremona, dopo la sua morte, lo strumento di Antonio Stradivari allora di sua proprietà e conosciuto come Vesuvio, in modo che potesse ritornare nel luogo in cui era stato costruito. Quando Remo Lauricella concluse la sua vita terrena, il 19 gennaio 2003, il Comune di Cremona apprese che una clausola del suo testamento disponeva il lascito dello Stradivari Vesuvio al Sindaco e ai Consiglieri della città. Giunto a Cremona lo strumento, nel rispetto delle ultime volontà del musicista, viene affidato a giovani interpreti di talento in occasione di speciali audizioni al Museo del Violino. Nel 1727 il liutaio cremonese è ormai un uomo anziano, con decenni di lavoro intenso alle spalle. In quello stesso anno muore, a soli 24 anni, Giovanni Battista Martino, il giovane figlio considerato l’erede in grado di proseguire l’attività di famiglia, anche in ragione dell’età avanzata dei suoi fratelli Francesco e Omobono, da tempo attivi nella bottega accanto al padre. Due anni più tardi Stradivari, pensando al riposo eterno per sé e per la propria famiglia, acquista dagli eredi Villani il sepolcro nella basilica di S. Domenico; infine, il 24 gennaio dello stesso anno il liutaio cremonese scrive di suo pugno le volontà testamentarie. Gli strumenti costruiti in questi anni rivelano ancora la mano sicura del maestro, mentre non vi è traccia dell’intervento dei figli, più evidente nei lavori dell’ultimo periodo. Dal certificato di autenticità del Vesuvio redatto dalla casa W. E. Hill & Sons di Londra nel 1929, apprendiamo che la testa, non originale, fu realizzata all’inizio dell’Ottocento dal liutaio francese Nicolas Lupot; in epoca successiva fu sostituita anche la fascia superiore destra. L’etichetta, probabilmente originale, riporta l’anno 1727; sebbene la data sia stata alterata, il violino può in ogni caso essere considerato un esemplare tipico del periodo 1724-1728

ETICHETTA
Antonius Stradiuarius Cremonensis / Faciebat anno 1727

CERTIFICATI
W. E. Hill & Sons, Londra, 14 maggio 1929
Albert Caressa, Parigi, 27 giugno 1930
Silvestre & Maucotel, E. Maucotel & Deschamps, Parigi, 27 febbraio 1937
Lascito del violinista Remo Lauricella al Comune di Cremona, 2003

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  • Titolo: violino Antonio Stradivari 1727c. "Vesuvio" - fronte
  • Creatore: Antonio Stradivari
  • Data: 1727
  • Sede: Cremona
  • Anno di nascita: 1644c.
  • Anno di morte: 1737
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