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Adi 24 Genaro in Cremona 1729
Io Antonio Stradivari questa vollo che sia
la mia ultima volonta in tanto che la
mente è sana e di corpo e di mente.
Subito che son morto vollo che portato in
S(anc)to Domi(ni)co e che sia subito detto cinqua(n)ta
Messe sopra il corpo.
E comando che Fran(ces)co mio filiolo lo domado
per mio erdi e vollo che stia insieme con
Cha(tte)rina mia filiola e mia molle e Giuseppe
e Paolo mio filiolo sin alla morte in
questa casa e Fran(ces)co vollo che sia patro
della Bottega e la camara che dietro e la
camara dove dormo alla qua si trova.
Catterina mia filiola vollo che resta patrona d
ell’ortagla ciò delle 4 milla lire con il
frutto però del frutto habia da dare
la mitta de fruti ha Don Rosa Maria mia
filiola che è in Mantova monicha nel con(ven)to
della Santi(ssi)ma Nonciata de S(anc)to Giorgio
c. 2
Giuseppe resta patro delle sei mila
Lire che ho sopra la casa del Sig. Fran(ces)co
Ponc(e)tti della vicenza de S(anc)ta Agata
e ha Paolo mio filiolo vollo che sia datto
sei mila lire e più sei farà il merchate
vollo che ha mia molle sia datto la sua
dotta e vestito che si trova e ancora l oro
e mile lire di più in contato da stari uniti
con sua madre sin alla morte.
Ha Don Alessandro mio filiolo li sia fatto
un capitale de 4 mila lire da godere
tanto che scampa.
……………
Fran(ces)co habia da mantire Chatt(er)ina
e mia molle e che habia da godere
la casa tanto che vivi e far la parte
tanto che campa uno e lartro ciò ha
Giuseppe e Paolo che stia uniti sempre.
c. 3
E ha Obon(om)o quanto volesse partire
sia datto tre mila lire de debito che
ho spese per lui parte ha mandato
ha Napoli e venire e altre spese
fatte in Cremona per lui fatte.
E se ne vanza di più se li parta
con tutti.
E li cento filippi che ho datto al
Sig. Antonio Barocino vollo che sia di
Chatarina tanto il capitale come il frutto.