Agostino Busti detto il Bambaia fu il più raffinato scultore attivo a Milano nella prima metà del Cinquecento. La tomba dedicata al condottiero francese Gaston de Foix è considerata il suo capolavoro assoluto, ma l’opera non fu mai terminata e i pezzi già scolpiti rimasero sparsi della chiesa di Santa Marta (cui era destinato il monumento funebre) in attesa di essere acquisiti da chi fosse interessato. Questa figura maschile rappresentante un apostolo è esposta nella nona sala del Museo insieme ad altre quattro statue di apostoli, tutte databili tra il 1517 e il 1521. Il morbido fluire dei panneggi e l’intensa gestualità delle figure sono prova della grande abilità del Bambaia e riflettono l’influsso della scultura classica, che l’artista aveva studiato durante un soggiorno a Roma.