Calco in gesso di una copia in marmo del II-I secolo a.C. da un originale in bronzo del III secolo a.C., conservata presso il Museo Nazionale Romano. L'esemplare, ascrivibile con certezza alla metà del XVIII secolo e di eccellente fattura, figura insieme all'Arria e Peto, tra i calchi richiesti da Benedetto XIV al Farsetti, il quale per la propria raccolta dovette ricorrere ad un controcalco dalla copia dell'Accademia di Francia. Tuttavia dalle indicazioni date dal Senatore Malvezzi al Cardinale Millo nel 1757 si apprende che, al momento della consegna delle statue da parte di Farsetti, il gruppo Aria e Peto e l'Ares in riposo vennero scambiati con otto busti.