L’8 giugno 1588 il papa Sisto V, assecondando la richiesta del cardinale Ludovico Madruzzo, emanò la bolla con la quale concedeva alla diocesi di Trento la messa e l’ufficio propri di rito maggiore per la festa del Simonino, da celebrare annualmente il 24 di marzo.
La ricorrenza, celebrata per la prima volta l’anno seguente in forma estremamente solenne, fu preceduta da una imponente processione durante la quale furono raccolte le offerte per costruire un’arca marmorea ove riporre la salma del bambino.
Al centro della stampa è riprodotta l’urna scolpita nel 1590 da Domenico Tesini detto Varente, tutt’oggi conservata nella cappella già intitolata a Simonino annessa alla chiesa dei Santi Pietro e Paolo.
Negli scomparti laterali dell’incisione sono narrati gli episodi salienti della vicenda di Simone e alcuni presunti miracoli.
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