La figura di donna addolorata, in marmo bianco di Carrara, si fonde quasi con la grande lastra che appare simile ad una parete verticale di montagna. La donna tiene le mani al seno, il suo viso è leggermente inclinato verso l’alto, i capelli lo incorniciano con gusto modernista. L’autore, Carlo Cerati, che ebbe l’onore di essere ritratto in un bel disegno dal grande Vincenzo Gemito, è un artista rilevantissimo che punteggia di molte sue creazioni il cimitero mantovano. Dopo aver studiato a Brera, egli frequentò l’ambiente artistico milanese, vivendo contemporaneamente un’adesione accesa alla fede anarchica. Rientrato a Mantova, ci ha regalato una serie di opere spesso ascrivibili ad un eclettismo liberty. Il suo genio si esprime in un sofferto equilibrio tra dolore e potenza figurativa, richiamando talvolta l’insegnamento dei più illustri maestri italiani.