Bandiera asafo in tessuto industriale verde smeraldo con applicazioni e ricami colorati. Di fattura novecentesca, rappresenta una fiera di fronte a un albero su cui si è rifugiata un'altra creatura. In alto a sinistra è una versione modificata dell'Union Jack, la bandiera britannica. Le bandiere (mfrankaa) delle compagnie asafo, milizie cittadine delle città costiere dal Ghana abitate originariamente da popolazione Fante, appartengono a una tradizione secolare che ha le sue radici nell'incontro con gli Europei nel XV secolo. La rivalità fra queste milizie, ma anche il loro prestigio, trovò infatti la sua espressione codificata in cerimonie, bandiere e in generale in un sistema simbolico parzialmente ispirato alla cultura visiva e militare europea. Lo stesso scopo aveva anche la scelta di tessuti d'importazione, di solito cotone. L'apporto straniero è comunque integrato nella simbologia autoctona: spesso le bandiere rappresentano graficamente dei proverbi locali. Nel periodo coloniale l'autorità britannica intervenne nella tradizione della bandiere: venne stabilito che ogni compagnia avesse diritto esclusivo a un certo gruppo di colori e simboli, e nel 1872 venne rese obbligatorio riportare l'Union Jack nel cantone. Sarà sostuita da quella del Ghana con l'indipendenza dello stato, nel 1957.