L'opera, assieme ad altri due affreschi Carovana ai piedi della sfinge e Tramonto sulla pianura di Tebe, sono il frutto di vicissitudini legate alla vita dell'artista. Quando Caffi, intorno al 1858, rientra nella città di Venezia, dopo un esilio di
circa dieci anni, si stabilisce in una casa in calle del Selvadego (Procuratie Vecchie), dove affresca le tre
vedute. La definizione di "affresco" è solo parzialmente corretta non trattandosi della
tradizionale tecnica del buon fresco. Le opere sono state realizzate con la tecnica della
stereocromia, ovvero con una innovativa tecnica pittorica sviluppatasi in Germania intorno
alla metà degli anni quaranta dell'Ottocento. Dopo aver acquistato l'abitazione, Generali procedette alla delicata operazione di strappo e di trasposizione su tela nel 1956.