Alla pubblicità tramite manifesti Generali affiancò, seguendo una prassi diffusa, altre forme di réclame come calendari e calendarietti, utilizzati sin dallo scorcio dell'Ottocento e illustrati a volte da grandi artisti. È il caso, per esempio, dei calendari murali o meglio conosciuti come "almanacchi" illustrati (da sempre definiti così nella tradizione dell'azienda) della società partecipata Anonima Grandine di Milano (istituita nel 1890), quasi tutti affidati, tra la Grande Guerra e i primi anni quaranta, alla maestria pittorica di Achille Beltrame, famoso per aver realizzato moltissime illustrazioni per la «Domenica del Corriere». Sono state identificate sedici opere (a olio e ad acquarello) di Beltrame realizzate tra gli anni 1915-1920 e dal 1923 al 1942, che hanno ispirato altrettanti calendari. Nei calendari degli anni 1915-1920 predominano i riferimenti alla guerra, stemperati nell'atmosfera tranquilla e idilliaca di borghi e aie contadine, mentre la sua seconda serie, dal 1923 in poi, è dedicata esclusivamente all'ambiente campagnolo e alle varie attività agricole.