L’M10 è il primo portatile della Olivetti presentato sul mercato nel 1983, a distanza di poco più di un anno dall’annuncio del primo desktop, l’M20. L’M10 è accolto con interesse dal mercato: attrae il design, di Perry A. King e Antonio Macchi Cassia, premiato allo Smau del 1983, che riesce a far convivere una tastiera di dimensioni normali con un piccolo display a cristalli liquidi, orientabile verticalmente per migliorare la leggibilità. La memoria disponibile è irrisoria per gli standard di oggi, ma nel 1983 per un portatile di formato A4, spesso 6 centimetri e pesante 1,8 kg, è una dotazione di tutto rispetto. La possibilità di collegare l’M10 con varie periferiche, dalla stampantina termica (MC10) al microplotter (PL10), dal modem per entrare in rete al registratore di cassette per aumentare le capacità di memoria, colpisce l’immaginazione dei potenziali utenti: prende corpo un’immagine nuova per il mondo del lavoro italiano, quella del posto di lavoro mobile o dell’ufficio da viaggio.
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