La Summa 19 esce nel 1969-70, quando ormai l’elettronica ha presso il sopravvento anche tra le macchine da calcolo. Con questa macchina l’Olivetti cerca di prolungare la sopravvivenza della meccanica puntando sulla semplicità e affidabilità della macchina e soprattutto sull’innovativo design colorato di Ettore Sottsass jr. e Hans von Klier. I due designer cercano di seguire la stessa strada già percorsa con la macchina per scrivere Valentine: cercano cioè di dare a un prodotto professionale l’aspetto di un giocattolo, secondo i principi della pop-art. Nel 1970 la Summa 19 vince il premio Compasso d’Oro.
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