L’interesse del pittore svizzero Paul Klee (Münchenbuchsee, 1879 – Muralto, 1940) per gli automi si sviluppò probabilmente a partire dagli amati racconti di E.T.A. Hoffmann, Die Automaten (L’automa, 1814) e Der Sandmann (L’uomo della sabbia, 1817). Ispirato dalla moglie Lily, l’artista si interessò inoltre al movimento dei corpi celesti e all’astrologia. Per Klee, l’automa si caricava di una connotazione ambivalente – da un lato sottoposto alle leggi del cielo, dall’altro liberato dalla fallibilità del giudizio umano – e diveniva così il perfetto nuovo compagno dell’uomo, adatto ad affrontare la meccanizzazione della Grande Guerra.