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Orologio astronomico

Mantova Museo Urbano Diffuso

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Il quadrante dell’orologio, restaurato e rimesso pienamente in funzione il 25 ottobre 1989, grazie alla maestria di Alberto Gorla, può essere descritto partendo dal suo centro. 
La figura che brilla nel mezzo è, secondo Pietro Adamo de’ Micheli, la mitologica madre di Diana ed Apollo, ovvero della Luna e del Sole. Lo dice perché sostiene che sopra di lei era scritto il suo nome, Latona, anche se tutti i suoi attributi sono tipici di Diana. Sopra il suo capo sta il crescente lunare, al suo fianco un mite cerbiatto. Accanto alla mano sinistra viene indicata la fase della Luna; dalla medesima mano si diparte un raggio dorato che indica un segno dello Zodiaco, là dove la Luna è; la mano destra invece, armata di falcetto, indica il giorno del ciclo lunare.
Latona è circondata da un primo disco che reca i numeri dei ventinove giorni lunari, in cifre arabe, e da un secondo disco che porta le immagini dei dodici segni zodiacali. Ogni segno è poi caratterizzato da sei scudetti, che lo dividono di 5 gradi in 5 gradi.
Una lancetta contrassegnata dal simbolo del Sole indica invece in quale segno ci si trova in un dato giorno. Muovendosi ulteriormente verso l’esterno, scopriamo ventiquattro fasce dipinte, dodici bianche e dodici nere, corrispondenti alle ore diurne e notturne.
In mezzo sta un semicerchio azzurro, fissato allo zodiaco dal primo grado della Bilancia all’ultimo dei Pesci, a rappresentare l’equatore celeste.
Infine, la parte esterna del quadrante è contraddistinta dalle ventiquattro ore della giornata, dipinte con lettere latine, che corrispondono naturalmente alle ore volgari, indicate da un’altra apposita lancetta.

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  • Titolo: Orologio astronomico
  • Tipo: Orologio astronomico
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