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Poi pensavo che era un ragionamento del tipo che per esempio
fosse il funzionalismo, il problema fossero certi temi dentro
l'architettura.
P. Si
M. E poi mi sono accorta che non erano neanche questi.
P. Che non sono dentro l'architettura?
M. No! Ho! che non erano quelli cioè che il problema non era
perchè si parlava nei termini funzionalisti. Non era
quello il problema. Per esempio
quando ci fu ilconvegno di Trieste che era
del '65, il tema era la forma in architettura, e di questa
forma non se ne poteva parlare. Cioè Quaroni mi ricordo
proprio disse: "Però non ne parliamo!". Di questa forma,
in architettura nel senso libero, creativo, non se ne
poteva parlare. E c'era questo tremendo problema con gli
trovato
architetti: che non si poteva parlare. Ho
una relazione fatta da G. de Carlo che sembra Clitandro
sulla forma!
E nell'analizzare tutti
questi punti mi sono venute fuori delle differenze e degli
impedimenti che mi hanno fatto capire perchè l'architetto
si accanisce lì e non può andare oltre. Perchè non può
ammettere certe cose che sono proprio tipiche dell'archi
tetto. E per esempio c'è un punto dove de Carlo dice che
nei momenti di maggiore splendore per l'
architettura c'è
sempre stato un rapporto con l'arte. Però l'architettura
è ben altra cosa dall'arte, ha maggiore responsabilità
ha tutte queste cose qui, insomma ci sarebbero passaggi
all'infinito per fare tutto questo confronto. Ecco io
tutti non li faccio, i passaggi, intanto sono come dei
corollari all'interno di un atteggiamento. Ora analizzo