Giulia Castiglioni (1889-1969), allieva presso l'Accademia di Brera e vedova del pittore Achille Jemoli, presente a tutte le esposizioni dell'Accademia di Brera, della Permanente e della Famiglia Artistica, partecipa anche a diverse edizioni della Biennale di Venezia e della Quadriennale di Roma. Nel 1964, in età ormai avanzata, la pittrice scrive alla Segreteria dell'Ospedale Maggiore di Milano: "lo tengo il mio autoritratto che molti artisti hanno giudicato ottimo, ora essendo sola e non avendo eredi diretti, desidererei lasciare questo mio autoritratto all'Ospedale. Purtroppo non ho che quadri - quadri miei e di mio marito - e non il corrispettivo lascito in denaro come di consueto". Benché non accompagnato da una donazione di beni mobili o immobili, il dipinto, proveniente dall'abitazione dell'artista in Via Salasco, viene accettato e inserito nella Quadreria Ospedaliera. Opera felice nella resa spontanea e immediata della figura, ottenuta con pennellate rapide e sciolte, in una bellissima nuance di colori sobri e sfumati in cui spicca l'organza rosa della scollatura.