Nel 1938 il milanese Pietro Pizio realizza, per il catalogo generale di quell’anno, un servizio fotografico di grande effetto che si stacca nettamente dalla precedente produzione e che richiama sia le influenze futuriste che la cultura costruttivista russa. Il catalogo, stampato a Milano da Amilcare Pizzi, presenta immagini degli uffici amministrativi, dei reparti di produzione, dei macchinari e del prodotto.