Il concorso Bonaventura, realizzato in associazione con altre ditte – come la Lepit, la Ruffino, la Würer, la Zucca – si affidava all’immagine del Signor Bonaventura, l’eroe stralunato e sicuramente assai fortunato, nato dalla penna di Sergio Tofano e pubblicato con grande successo sul “Corrierino dei Piccoli”. La vasta accoglienza che ebbe il Concorso, oltre alla significativa consistenza dei premi e alla mancanza di figurine rare, fu dovuta anche alla massiccia campagna di comunicazione condotta in maniera impeccabile da Cesare Ricciardi, attraverso la stampa e l’affissione di manifesti pubblicitari con il marchio Barilla, opera di Alfredo Cavadini, affisso in 16.000 copie sui muri delle principali città del Nord Italia.