Bagnanti

La passione e la marcata dote per la pittura, manifestatesi fin da giovane, spinsero Luigi Tessoni a seguire questa strada, dedicando la sua intera esistenza all’arte. Pur rimanendo sempre legato a Parma, visse a lungo dapprima a Milano e poi all’estero: Svizzera, Francia e Germania. In quegli anni fu intensa la produzione di opere dal vivo e di disegni, per i quali aveva una predilezione. Rientrato in Italia, a Parma, stabilì il suo primo studio nei pressi del Duomo.
Nell'opera in oggetto, intitolata “Le bagnanti”, i corpi in primo piano si assemblano, senza un ordine definito, al centro della tela: sono quattro figure femminili, tre nude ed una vestita, a destra, inquadrata di fianco e rappresentata quasi per intero. È statica e dallo sguardo frontale impenetrabile, in parte illuminato dal riflesso purpureo della blusa che indossa. Colpisce il particolare del guanto bianco infilato nella mano sinistra, dettaglio di stile e di eleganza, che stringe quello della mano destra, nascosta lungo il fianco. I corpi nudi, trasparenti, quasi da sembrare abbozzati, accennano gesti, i capelli sono raccolti in ampi turbanti e i volti osservano, indagano, riflettono. Oltre il gruppo femminile, lo sfondo tende a scomparire, spinto ai limiti dall’imponenza dei corpi: la distesa di colore blu, in basso a destra, compatta e intensa, riporta il pensiero all’acqua del mare, mentre quella in alto, di color grigio azzurro, al cielo. Sul lato opposto, nell’angolo in basso a sinistra, emerge il verde della natura che accoglie e protegge i delicati corpi femminili. Lucia Fornari Schianchi, ricordando l’artista, affermò: “Se ogni pittore è il suo pennello, che varca tutte le tonalità e persegue segni originali e inediti, di Tessoni si può dire che aveva una sua tavolozza incisiva e un tracciato sulla tela di assoluta intensità, che si fondava sulla cultura e su quell’osservazione speciale della fonte ispirativi, lavorando con materie leggere quasi evanescenti o con un impasto corposo”.